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Tipologie di alberi di Natale

Natale, con le sue atmosfere calde e familiari, si avvicina, portando con sé la tradizione tanto amata di addobbare l’albero. Al di là delle variazioni moderne e delle alternative artificiali, c’è un fascino senza tempo negli alberi di Natale veri, vivi, che emanano il loro profumo naturale e portano un pezzo di natura dentro le nostre case. Questo articolo esplorerà le diverse tipologie di alberi di Natale non finti, immergendosi nelle caratteristiche uniche, nei profumi e nelle tradizioni che ogni varietà porta con sé.

Dall’Abete Nordmann, famoso per le sue foglie lucide e la resistenza alla caduta degli aghi, al classico Abete Rosso noto per il suo tipico profumo di Natale, fino ad arrivare a varietà meno conosciute ma altrettanto affascinanti, ogni albero ha una storia da raccontare e un’atmosfera da offrire, rendendo la scelta dell’albero perfetto un viaggio emozionante e personale nel cuore della tradizione natalizia.

Abete Rosso

Rami di abete rosso

L’abete rosso cresce sulle Alpi, ma anche nel resto d’Europa. Può toccare altezze fino a 60 metri.

E’ caratterizzato da un tronco diritto e chioma conica relativamente stretta. Il portamento tende a differenziarsi in funzione dell’altitudine, essendo questa una specie caratterizzata da un certo polimorfismo: la chioma, infatti, può assumere una forma più espansa alle quote alpine più basse, mentre tende a divenire più stretta a quote maggiori (per contenere i danni provocati dalla neve).

Le peccete ( da Peccio altro modo di identificare un abete rosso ) si estendono maggiormente nelle Alpi centrali ed orientali, dove questa specie approfitta di condizioni climatiche per essa ideali.

Il significato dell'Immacolata Concezione

L’8 dicembre si celebra la festa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. È una ricorrenza tipicamente natalizia perché proprio in questo giorno nella maggior parte delle case si prepara l’Albero di Natale.

Pio IX, l’8 dicembre 1854, proclamò il dogma – cioè la verità di fede – dell’Immacolata Concezione attraverso la bolla “Ineffabilis Deus”. Un testo in cui si legge:

“La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale”.

Col suo “sì” all’Angelo che le chiede la disponibilità a diventare Madre di Gesù, Maria rende possibile l’incarnazione e la sua adesione in quel momento è totale. “Non si perde in tanti ragionamenti – dice Papa Francesco – non frappone ostacoli”, ma “si affida e lascia spazio all’azione dello Spirito Santo”, facendo della sua vita un “capolavoro” pur nell’umiltà e nella piccolezza:

Mette subito a disposizione di Dio tutto il suo essere e la sua storia personale, perché siano la Parola e la volontà di Dio a plasmarli e portarli a compimento. Così, corrispondendo perfettamente al progetto di Dio su di lei, Maria diventa la “tutta bella”, la “tutta santa”, ma senza la minima ombra di autocompiacimento. E’ umile. Lei è un capolavoro, ma rimanendo umile, piccola, povera. In lei si rispecchia la bellezza di Dio che è tutta amore, grazia, dono di sé. 

La Chiesa cattolica lo ritiene un dogma, cioè un principio fondamentale, una verità universale e indiscutibile. Secondo la Chiesa ogni persona nasce con il peccato originale. La Madonna invece, questo afferma il dogma, è nata immacolata e non ha commesso nessun peccato durante la sua vita.

Significative sono le apparizioni mariane in Rue de Bac, a Parigi, e a Lourdes. Qui, nel 1858, Maria si mostra alla veggente Bernadette presentandosi come “l’Immacolata Concezione”. Ancora prima, nel 1830, Catherine Labouré, novizia nel monastero di Rue de Bac, inizia a pregare con parole dettatele direttamente dalla Vergine: “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi”.

L’8 dicembre del 1857, papa Pio IX, inaugurò e benedisse a Roma il monumento dell’Immacolata offerto dal re di Napoli Ferdinando II. Papa Pio XII, nel giorno dell’Immacolata Concezione, ha iniziato a inviare dei fiori come omaggio alla Vergine; il suo successore, papa Giovanni XXIII, nel 1958, uscì dal Vaticano e si recò personalmente in Piazza di Spagna, per deporre ai piedi della Vergine un cesto di rose bianche, e successivamente fece visita alla basilica di Santa Maria Maggiore. I papi successivi raccolsero e consolidarono questa tradizione al punto che, ormai, la visita in Piazza di Spagna del pontefice l’8 dicembre è un rito assodato. 

L’8 dicembre è inoltre incluso fra i giorni festivi dallo Stato italiano.

Mercatini natalizi a Roma

Roma, durante il periodo natalizio, si trasforma in un vero e proprio paradiso invernale, offrendo ai suoi visitatori e ai cittadini una varietà unica di mercatini di Natale.

In questo articolo, vi porteremo alla scoperta dei migliori mercatini di Natale a Roma, offrendo suggerimenti e consigli per vivere al meglio questa magica esperienza.

Cosa trovare nei mercatini natalizi romani

I mercatini di Natale sono famosi per la loro varietà di prodotti. Oltre ai tradizionali addobbi natalizi e regali artigianali, è possibile trovare specialità gastronomiche locali, come panettone, torrone, e vino caldo. Non mancano le bancarelle con prodotti tipici da altre regioni italiane, offrendo un assaggio delle diverse tradizioni natalizie del paese.

Vengono ospitati anche eventi speciali e intrattenimenti. Si va dai concerti di musica dal vivo alle rappresentazioni teatrali, fino ai laboratori per bambini. Queste attività contribuiscono a creare un’atmosfera gioiosa e festiva, ideale per le famiglie e per chi cerca un’esperienza natalizia immersiva.

Come vivere al meglio l’esperienza dei mercatini

Per vivere al meglio l’esperienza dei mercatini di Natale a Roma, è consigliabile pianificare la visita.

Considerate le ore meno affollate per una passeggiata più rilassata, e non dimenticate di assaggiare le specialità locali. Inoltre, molti mercatini sono raggiungibili facilmente con i mezzi pubblici, quindi informatevi sugli orari e le linee migliori per evitare il traffico cittadino.

Che siate alla ricerca di regali unici, di specialità gastronomiche o semplicemente di un’atmosfera festiva, i mercatini natalizi romani sapranno sicuramente incantarvi.

Mercatini di Natale consigliati:

Mercatino di Piazza Navona

Mercatino di Natale di piazza Navona - Roma

Piazza Navona, considerata la quintessenza della bellezza barocca a Roma e forse in tutto il mondo, occupa un posto d’onore nel cuore pulsante del centro storico. È un crocevia di vita, amata sia dai romani che dai turisti, rinomata per la sua atmosfera vivace e accogliente.

Nel periodo natalizio, Piazza Navona si veste a festa con le luci scintillanti del tradizionale mercatino della Befana. Questa figura affettuosa, che vola sulla scopa e le cui radici si perdono nelle celebrazioni romane antiche del solstizio d’inverno, deliziava i bambini romani con dolci e giocattoli ben prima che l’immagine di Babbo Natale entrasse nel folklore moderno.

Il mercatino è una vera istituzione, amata dai romani di ogni età. Da oltre 200 anni, prima a piazza Sant’Eustachio e poi, dopo l’unità d’Italia, proprio qui a Piazza Navona, i visitatori si avventurano tra le bancarelle in cerca del regalo perfetto.

Come è tradizione, il mercatino offre delizie gastronomiche tipiche del Natale, addobbi festivi, presepi suggestivi, giocattoli, opere artigianali e libri per tutte le età.

Secondo la tradizione, non mancano Babbo Natale e la Befana, insieme al teatro dei burattini e agli artisti di strada, pronti a celebrare la festa più amata dell’anno.

Date: Dall’8 dicembre 2023 al 6 gennaio 2024

Cosa fare in un weekend a Roma

Se hai solo un weekend per esplorare la Città Eterna, potresti sentirti sopraffatto dalla quantità di luoghi e attrazioni che Roma ha da offrire.

Tuttavia, con una pianificazione accurata, puoi immergerti nell’essenza di questa città storica in soli due giorni. Ecco come ottenere il massimo dal tuo breve soggiorno.

Giorno 1: Monumenti e Storia

  • Mattina:
    • Colosseo: Inizia la tua avventura romana con una visita al simbolo iconico di Roma. Il Colosseo, con la sua imponente architettura e le storie di gladiatori, ti catapulterà indietro nel tempo.
    • Foro Romano e Palatino: Cammina tra le rovine dell’antica Roma e immagina la vita come era migliaia di anni fa.
  • Pomeriggio:
    • Pantheon: Questo tempio antico, ben conservato, è un vero gioiello architettonico e una testimonianza del genio romano.
    • Piazza Navona: Passeggia in questa affascinante piazza, famosa per le sue fontane e l’atmosfera vivace.
  • Sera:
    • Trastevere: Esplora i vicoli acciottolati di Trastevere, goditi la cena in uno dei suoi ristoranti tipici e immergiti nella sua atmosfera bohémien.

Giorno 2: Arte, Cultura e Gastronomia

  • Mattina:
    • Vaticano: Non importa le tue convinzioni religiose, la Città del Vaticano è un must. Ammira la magnificenza della Basilica di San Pietro e lasciati stupire dalla Cappella Sistina all’interno dei Musei Vaticani.
  • Pomeriggio:
    • Via del Corso e Piazza di Spagna: Dedica del tempo allo shopping lungo la famosa Via del Corso e poi riposati sulla Scalinata di Trinità dei Monti a Piazza di Spagna.
    • Fontana di Trevi: Esprimi un desiderio lanciando una moneta in questa fontana iconica.
  • Sera:
    • Testaccio: Questo quartiere, meno turistico ma ricco di sapore, è l’ideale per una cena autenticamente romana. Prova i carciofi alla giudia o la coda alla vaccinara.

Consigli e Suggerimenti:

  • Biglietti d’ingresso: Considera l’acquisto di biglietti skip-the-line o di una Roma Pass per evitare lunghe code, soprattutto se visiti in alta stagione.
  • Spostamenti: La metro di Roma ha due linee principali che ti portano vicino a molte delle principali attrazioni. Tuttavia, la città è meglio esplorata a piedi o in bicicletta.
  • Cucina: Non dimenticare di provare i piatti tipici romani come la carbonara, l’amatriciana o il supplì.

Anche se Roma non è stata costruita in un giorno, con la giusta organizzazione puoi assaporarne la magia in un solo weekend.

Halloween e la cultura romana

Halloween è una festa che, con il passare del tempo, ha trovato un posto nel cuore di molte culture.

Caratterizzata da zucche intagliate, costumi spaventosi e dolciumi, è una tradizione che molti associano ai paesi anglosassoni.

Ma qual è l’origine di questa celebrazione e in che modo si lega alla cultura romana?

Le radici celtiche e la festa di Samhain

Halloween ha le sue radici nella festa celtica di Samhain, celebrata al tramonto dell’ultimo giorno di ottobre.

I Celti credevano che in questo momento l’anno vecchio morisse e quello nuovo nascesse.

Era anche il momento in cui il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliava, permettendo ai defunti di tornare sulla Terra.

L’Influenza romana

Con la conquista delle terre celtiche, i Romani entrarono in contatto con la festa di Samhain.

Anche se gli antichi Romani avevano le proprie feste dei morti, come le Lemuralia e le Parentalia, esse non coincidevano con la data del 31 ottobre.

Tuttavia, la festa romana di Pomona, dea dei frutti e dei semi, era celebrata all’incirca nello stesso periodo. Molti ritengono che l’intreccio tra Samhain e Pomona abbia influenzato alcune delle tradizioni di Halloween, come l’usanza di intagliare zucche.

Cristianesimo e Ognissanti

Con la diffusione del Cristianesimo, molte feste pagane furono assimilate o reinterpretate.

Il 1° novembre divenne la festa di Ognissanti, un giorno in cui si onorano tutti i santi.

La vigilia, quindi il 31 ottobre, divenne nota in inglese come “All Hallows’ Eve”, da cui poi il termine “Halloween”. Anche se la festa di Ognissanti ha origini cristiane, è possibile che l’adozione di questa data non sia stata casuale, ma mirata a sovrapporsi a festività pagane preesistenti.

Halloween e la cultura romana moderna

Oggi, la celebrazione di Halloween a Roma e in tutta Italia è vista principalmente come un’importazione culturale. Tuttavia, non è possibile negare che le radici antiche della festa siano profondamente legate anche alla cultura romana.

Mentre bambini e adulti si divertono con costumi, dolcetti e scherzetti, pochi si rendono conto che stanno, in un certo senso, rievocando tradizioni che risalgono a millenni fa.

Halloween è un perfetto esempio di come le tradizioni possano evolversi, mescolarsi e adattarsi nel corso dei secoli. Anche se molti vedono questa festa come estranea alla cultura italiana, i legami antichi e le influenze romane sono indelebili.

La prossima volta che passerete davanti a una zucca illuminata o vedrete un bambino travestito da fantasma, ricordate che, in un certo senso, stiamo celebrando un pezzo della nostra storia.

Terrazze panoramiche di Roma

Roma, la Città Eterna, regala spesso panorami mozzafiato che riflettono la sua storia millenaria e la sua architettura inimitabile.

Ecco alcune delle terrazze più famose da cui potrete godere di viste spettacolari.

Il Pincio – Una vista romantica di Roma

Il Pincio, situato nei pressi di Piazza del Popolo, offre una vista romantica sul centro storico di Roma.

Non solo avrete uno sguardo diretto sulla piazza sottostante, ma potrete anche ammirare la Basilica di San Pietro in lontananza. È l’ideale per una passeggiata al tramonto o un pic-nic all’alba.

Terrazza del Gianicolo – Dove l’orizzonte si fonde con la storia

Situato al di fuori delle antiche mura della città, il Gianicolo offre una delle migliori vedute panoramiche di Roma. Da qui, è possibile vedere molti dei monumenti famosi della città, come il Pantheon e il Colosseo, oltre al fiume Tevere che serpeggia attraverso la città.

La Terrazza delle Quadrighe – Eleganza sopra il Vittoriano

Situata sulla cima del monumento Vittoriano in Piazza Venezia, la Terrazza delle Quadrighe offre una vista panoramica a 360 gradi su Roma.

Sebbene l’ingresso non sia gratuito, vale la pena spendere qualche euro per ammirare una vista così completa della città.

Parco degli Aranci – Un angolo di pace con vista

Anche conosciuto come Parco Savello, questo giardino offre non solo alberi di arance, ma anche un panorama affascinante sul centro di Roma, in particolare sulla Basilica di San Pietro.

Un luogo ideale per una pausa rilassante e per respirare un po’ di tranquillità in mezzo alla frenesia della città.

Roma è senza dubbio una città che va vissuta sia a livello stradale che dall’alto.

Le sue terrazze panoramiche offrono prospettive uniche e mozzafiato della Città Eterna, rendendole luoghi romantici e ideali per gli amanti della fotografia.

Il Sorpasso di Dino Risi a Roma

È il ferragosto del 1962 e Bruno Cortona (Vittorio Gassman) cerca disperatamente di sfuggire al deserto canicolare di Roma. Si tratta del protagonista del Sorpasso, il capolavoro di Dino Risi uscito 61 anni fa e che ha ancora molto da raccontarci.

Protagoniste occulte di questo film, assieme a Bruno e allo studente (Jean-Louis Trintignant), sono la strada e la macchina. Entrambe si chiamano Aurelia.

È proprio con questa pellicola che nasce il genere road-movie. Dennis Hopper, autore di un altro capolavoro come Easy Rider, ha dichiarato di averne tratto ispirazione.

Seguiamo da vicino gli spostamenti in macchina di Bruno Cortona.

L’itinerario del Sorpasso, tappa per tappa

La mattina di ferragosto Gassman gira per la Capitale con la sua spider Lancia Aurelia B24. La città è sgombra, senza nessuno in giro e senza macchine parcheggiate, e Bruno la chiama un “cimitero”. Attraversa piazza di Spagna e piazza del Popolo, ma non c’è nessuno, solo un uomo che porta a spasso i cani. Vuole telefonare ma tutti i bar del quartiere Balduina sono chiusi. Un bar gli abbassa la saracinesca proprio quando gli si ferma accanto. È il bar tavola calda di piazza Morosini.

Vede per caso Trintignant affacciato alla finestra, uno studente rimasto in città per preparare un esame. Sarà quest’ultimo a farlo salire per la telefonata. Qui comincia l’avventura.

Roberto è molto serio e impostato e vuole continuare a studiare, ma Bruno riesce a convincerlo a svagarsi un po’ e a fare un giro con lui.

Vuole portarlo a mangiare in una trattoria vicino San Pietro. È l’attuale ristorante Cuccurucù a via Capoprati 10. La proprietaria, però, è in ferie e gli avventori vengono trattati e mandati via in malo modo, con un reciproco scambio di parolacce in romanesco.

La prima sosta del road-movie è in un’area di servizio Agip, appena imboccata l’Aurelia per uscire da Roma. Dopo aver fatto benzina, Bruno entra nel bar per comprare delle sigarette a un distributore automatico, ma Roberto resta chiuso in bagno. 

L’area di sosta esiste ancora oggi ed è all’altezza di via della Stazione Aurelia. È gestita in parte da McDonald’s e in parte da Eni.

Continuando a percorrere l’Aurelia, si incontrano i pini e all’improvviso il mare sulla sinistra. La strada divide in due Santa Marinella e procede per chilometri, con palme da una parte e oleandri dall’altra.

Si arriva, quindi, a Civitavecchia. Qui si può mangiare la zuppa di pesce nel porto, in via Calata della Rocca. A pochi metri dal ristorante storico del film, nel caso fosse chiuso, ce n’è un altro: La Ghiacciaia.

Da Civitavecchia si procede verso Castiglioncello, circa due ore e mezzo di strada.

La meta turistica è uno dei luoghi più importanti del film. Sulla spiaggia dello stabilimento Ausonia (oggi si chiamano Bagni Miramare e sono in via Lungomare Vespucci 1) si addormentano Gassman e Trintignant e si risvegliano la mattina sulle sedie a sdraio.

La famosa partita a ping-pong avviene all’ombra del ristorante La lucciola, a sud di Livorno.

Lasciata Castiglioncello i due protagonisti riprendono ancora l’Aurelia, sempre verso nord, fino a Calafuria. Arriva la scena finale, decisiva, che dà il nome al film.

Un’analisi dettagliata di tutte le location del film la trovate anche sul sito Il Davinotti.

Cosa fare a Roma con i bimbi

La Città Eterna è un luogo magico non solo per gli adulti, ma anche per i bambini.

Con la sua ricca storia, l’arte sorprendente e le numerose attrazioni, Roma offre un’esperienza unica per le famiglie. Ma cosa si può fare esattamente a Roma con i bambini al seguito?

In questo articolo, esploreremo diverse attività adatte a tutte le età.

I musei romani ideali per i bambini

I musei di Roma non sono solo per gli appassionati d’arte. Molti di essi offrono spazi interattivi, laboratori e percorsi tematici appositamente pensati per i bambini.

Il Museo Explora è un museo interamente dedicato ai più piccoli, con numerose attività didattiche.

Anche la Galleria Borghese, famosa per la sua collezione d’arte, ha percorsi pensati per i giovani visitatori.

Gli animali da vedere al Bioparco di Roma

Il Bioparco di Roma è un’opzione affascinante per chi vuole immergersi nella natura.

Con oltre 200 specie di animali, dai leoni ai pinguini, è un’esperienza educativa che insegna l’importanza della conservazione della fauna selvatica.

È un luogo divertente per una gita in famiglia, con aree picnic e giochi per i bambini.

Le Catacombe sono adatte ai bambini?

Per le famiglie con bambini più grandi, una visita alle catacombe potrebbe essere un’avventura affascinante.

Le Catacombe di San Callisto offrono tour guidati che svelano la storia sotterranea di Roma.

Tuttavia, è bene ricordare che questa visita potrebbe non essere adatta ai bambini molto piccoli, a causa della sua natura un po’ tetra.

Parchi e spazi verdi per bambini

Roma è famosa per i suoi splendidi parchi e giardini, luoghi ideali per una giornata all’aria aperta.

Il Parco dell’Appia Antica è un luogo magico dove storia e natura si fondono. Con le sue antiche rovine e chilometri di sentieri, è perfetto per andare in bicicletta, fare picnic, o semplicemente esplorare. Ci sono aree attrezzate per giochi, e spesso vengono organizzate visite guidate adatte ai bambini.

Villa Borghese, il più famoso parco di Roma, offre infinite possibilità di divertimento per i bambini. Dal laghetto dove è possibile noleggiare barchette a remi, ai numerosi parchi giochi, musei come il Museo Civico di Zoologia, e il Cinema dei Piccoli, tutto è pensato per i piccoli visitatori.

Villa Doria Pamphilj comprende Il più grande parco pubblico di Roma ed è un luogo ideale per famiglie. Con i suoi sentieri, laghetti, e aree giochi ben tenute, offre tutto ciò che una famiglia potrebbe desiderare per una giornata divertente.

Roma è una città ricca di storia, cultura, e divertimento, perfetta per una vacanza in famiglia.

Dai musei interattivi ai parchi lussureggianti, c’è qualcosa per ogni età.

Con una buona pianificazione, la vostra visita a Roma con i bambini sarà un’esperienza indimenticabile e educativa.

Cosa fare a Roma quando piove

Roma, la Città Eterna, è famosa per le sue bellezze storiche e artistiche, ma durante l’estate può essere sorpresa da temporali inaspettati. Tuttavia, questo non dovrebbe rovinare l’esperienza dei visitatori.

Ecco alcune attività stimolanti e luoghi affascinanti da esplorare durante un temporale estivo a Roma.

1. Musei e gallerie d’arte

Una delle migliori soluzioni per sfuggire alla pioggia è immergersi nella cultura visitando uno dei numerosi musei e gallerie d’arte della città.

  • Musei Vaticani: Ospitano una collezione inestimabile di arte e storia, incluso il celebre affresco della Cappella Sistina.
  • Galleria Borghese: Una collezione affascinante di sculture e dipinti in una splendida villa.
  • Museo Nazionale Romano: Qui puoi esplorare la storia antica di Roma attraverso reperti archeologici.

2. Shopping sotto i portici

Roma offre numerose strade con portici, ideali per lo shopping durante la pioggia.

Via del Corso e Via Condotti sono famose per i negozi di moda, mentre i mercati coperti offrono prodotti locali e souvenir unici.

3. Caffé e ristoranti accoglienti

Che ne dici di un cappuccino o un pasto autentico in uno dei ristoranti storici di Roma?

Da “Sant’Eustachio Il Caffè” a “La Carbonara” nel quartiere di Trastevere, l’atmosfera accogliente ti farà dimenticare il brutto tempo fuori.

4. Teatri e cinema

I teatri di Roma offrono spettacoli dal vivo, opere liriche e concerti, mentre i cinema mostrano una vasta gamma di film, inclusi quelli internazionali.

Il Teatro dell’Opera e il Teatro Quirino sono solo alcuni dei luoghi da esplorare.

5. Passeggiate romantiche sotto l’ombrello

Se non ti dispiace bagnarti un po’, una passeggiata romantica sotto l’ombrello lungo i vicoli di pietra della città può essere un’esperienza indimenticabile.

La pioggia aggiunge una dimensione magica a luoghi come Piazza Navona o Ponte Sant’Angelo.

6. Spa e benessere

Molti hotel e centri benessere offrono trattamenti rilassanti e pacchetti spa, perfetti per rilassarsi e rigenerarsi durante un temporale.

Un temporale estivo a Roma, quindi, non è necessariamente un inconveniente, ma un’opportunità per scoprire aspetti diversi e affascinanti della città.

Che tu sia un amante dell’arte, un appassionato di shopping o alla ricerca di un momento di relax, Roma ha qualcosa da offrire anche quando il tempo non è dalla tua parte.

La neve d'agosto a Roma

In cima al Colle Esquilino, la leggenda narra di un antico miracolo: la Madonna della Neve.

Risalente al 358 d.C., si dice che, in una notte d’estate, la Santa Vergine abbia fatto cadere la neve per mostrare al nobile patrizio Giovanni e a sua moglie, privi di eredi, il luogo perfetto per edificare una chiesa in suo onore.

Il 5 agosto, mentre il sole si nasconde all’orizzonte, la Città Eterna rivivrà questo affascinante “miracolo estivo” presso la Basilica di Santa Maria Maggiore.

L’evento rievoca quella storica notte, quando la Madonna apparve in sogno sia a Papa Liberio che al patrizio Giovanni. Al risveglio, entrambi furono sorpresi dalla visione dell’Esquilino imbiancato di neve.

Il prodigio si era avverato e Liberio diede ordine di tracciare la pianta di una grandiosa basilica esattamente nel posto dove era caduta la neve di agosto. La chiesa prese il nome di Basilica di Santa Maria della Neve (chiamata anche Basilica Liberiana, dal nome del Papa o popolarmente “ad Nives”).

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